Pallinatura-Sabbiatura

   
PALLINATURA-SABBIATURA

L’innovazione è una caratteristica di SGM ed il nuovo impianto per la pallinatura, che si aggiunge ai 5 già esistenti, ne è l’esempio lampante. L'azienda ha selezionato impianti  che diano  affidabilità e velocità nel trattamento di materiali e pezzi diversi, sui quali devono essere completate operazioni di finitura estetica, oppure trattamenti di pulizia, per eliminare ossidi di saldatura, per rendere le superfici uniformi e prepararle a eventuali rivestimenti, per sanificare manufatti in inox . Gli impianti  sono predisposti  per lavorare in pressione e depressone , con tutti i tipi di graniglia abrasiva: ossido di alluminio, garnet, acciaio e graniglia sferica: vetro, ceramica, acciaio , plastica,ecc..
 La pallinatura è  indicata per applicazioni di alta qualità.

                                             I NOSTRI 6 IMPIANTI  CI CONSENTONO:



  • ancoraggio, per preparare tutte le superfici che richiedono un successivo trattamento di verniciatura, riporto galvanico
  • asportazione, per asportare uniformemente piccole quantità di materiale da particolari che hanno subito deformazioni
  • finitura estetica, per dare alle  superfici  un aspetto uniforme satinato ,brillante ,opaco in base agli abrasivi utilizzati.
  • pulizia, per uniformare e pulire le superfici e per l’eliminazione degli ossidi conseguenti ai trattamenti termici
  • rugosità, per creare una finitura perfetta e per aumentare o ridurre la rugosità di qualsiasi manufatto post lavorazione meccanica
  • sbavatura, per eliminare le microbave conseguenti a lavorazioni meccaniche ,senza modificare la geometria e la dimensione del particolare da trattare
  • Shot  peening : lo scopo che si prefigge è più simile alla rullatura, operando più sulla plasticità che sull'abrasione infatti provoca una compressione superficiale, in quanto il suo getto induce una deformazione plastica che si propaga fino ad alcuni decimi di millimetro nel materiale  trattato , serve a migliorare la distribuzione superficiale delle tensioni residue aumentando la resistenza a fatica del particolare. Questo effetto è dovuto alle tensioni residue di compressione indotte nella superficie del materiale e negli strati sottostanti. Il materiale è reso in tal modo più resistente alle sollecitazioni a fatica.Alla fine del trattamento, a causa delle microcavità che si generano e che si sovrappongono l'una con l'altra, si ha come effetto secondario anche un affievolimento della quantità di luce riflessa sul materiale, ovverosia una specie di satinatura, ad esempio i fogli di alluminio trattati in questo modo assomigliano alla pietra bianca e sono ampiamente utilizzati in alcuni edifici .L'effetto finale della pallinatura dipende dalla durezza, dalla dimensione dei pallini, dalla portata, dalla velocità e dall'angolo di impatto del getto, dalla distanza del pezzo dal getto e dall'intensità 

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